Novità e Curiosità

I lavoratori del mare

In Italia il 10% circa di lavoratori marittimi sono pozzallesi
autore Angelo Cintoli 03 March 2021
Marittimi

Cercando su google per pura curiosità il numero totale di lavoratori marittimi in Italia, ho riscontrato che secondo uno studio recente dell' Inps e del Cnel, esso ammonta a circa 35 mila lavoratori, considerando anche 8 mila marittimi che lavorano a terra. Se confrontiamo questo dato con quello relativo agli iscritti alla Capitaneria di Porto di Pozzallo in qualità di marittimi di prima e seconda categoria, senza dubbio si rimane quanto meno stupiti. Più di 3000, tra pozzallesi e residenti di paesi vicini. Significa che in Italia il 10% circa dei marittimi sono pozzallesi (o comunque hanno intrapreso la carriera marittima a Pozzallo). 

Sapevamo già della massiccia presenza di naviganti, lavoratori del mare, nella nostra Pozzallo. Che sia Macchina o Coperta, che sia Crociera o Petroliera, Cargo o Gasdotto, Allievo, Ufficiale, Comandate o Direttore. In tanti tra i nostri concittadini ormai da anni intraprendono codesta carriera. Il rapporto intrinseco tra Pozzallo e il mare ha determinato nel tempo un connubio inevitabile tra la sua gente ed il lavoro sulle navi. Sicuramente avrà influito la presenza di due strutture importanti in paese: l'unico porto commerciale in provincia di Ragusa e l'istituto tecnologico indirizzo Trasporti e Logistica, ex Nautico

L'Istituto di istruzione secondaria è sorto agli inizi degli anni Sessanta come distaccamento dell'Istituto Nautico di Siracusa. Solo nel 1971 ottiene l'autonomia giuridica ed amministrativa. Fin dall'inizio della sua attività l'ex Nautico ha svolto da protagonista il suo ruolo culturale di formazione di base degli Ufficiali di Coperta e di Macchina della Marina Mercantile. E' un dato di fatto che gli allievi che escono da questo Istituto sono generalmente apprezzati nell'ambito della marina nazionale e internazionale. Alcuni di loro sono al comando di prestigiose unità navali da crociera e mercantili. Inoltre l'Istituto svolge la sua attività formativa accogliendo alunni provenienti anche da altri Comuni della provincia di Ragusa e di quelle limitrofe. La struttura edilizia è fornita di ampi spazi funzionali all'azione didattico-educativa e di laboratori essenziali alla formazione professionale. 

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Per molti giovani pozzallesi sembra una scelta quasi obbligata, spontanea diremmo, coerente a quella di molti loro genitori, nonni, amici o parenti. Ma cosa comporta questa scelta? A cosa vanno incontro? 

Ad un lavoro sicuro, a reali possibilità di crescita sia lavorativa che di vita, a compensi importanti e sempre maggiori man mano che la carriera marittima va avanti, a esperienze di conoscenza di nuovi luoghi, nuove culture, viaggi che altrimenti sarebbero quasi impossibili, e tante altre cose positive che un marittimo ci saprebbe senza dubbio spiegare meglio. Tuttavia, ci sono degli aspetti da non sottovalutare, l'altra faccia della medaglia. I sacrifici. 

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Imbarcarsi comporta innanzitutto star fuori di casa per un periodo di tempo che varia da uno a sei mesi, in base alle navi in cui ci si imbarca, alle compagnie con cui si viaggia ed al ruolo che si ha a bordo. Stare lontani dai propri cari e dai propri amici è un sacrificio che penso nemmeno il tempo riesca ad addomesticare. La permanenza a bordo in periodi di feste varie durate l'arco dell'anno è un dovere che non si affronta di certo a cuor leggero. 

E poi c'è la solitudine. A bordo si fanno turni di lavoro magari simili a quelli di qualsiasi altro lavoro, ma quando si è a riposo si è comunque in mezzo al mare, nella propria cabina o nelle sale comuni, a miglia di distanza dalla terra ferma. Il rapporto con se stessi si intensifica ed il pensiero vaga verso luoghi e persone distanti. 

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Come ogni lavoro ovviamente ha i suoi pro e i suoi contro, ma di certo quello che i pozzallesi naviganti da molti anni hanno donato a Pozzallo in termini di apporto economico, culturale e impegno lavorativo è qualcosa di veramente vasto. Se pensiamo all'evoluzione del benessere cittadino negli anni non si può non correlare l'ingente numero di marittimi pozzallesi alla crescita economica del paese. 

E non ci sentiamo in peso nel dire che un po' tutti noi pozzallesi siamo legati in un modo o nell'altro a questo lavoro. Chi di noi non conosce almeno un parente, amico, conoscente che si imbarca? Che per un paio di mesi consecutivi lo vediamo in giro a Pozzallo e per altri mesi è lontano, da qualche parte nel mondo. E' un legame intenso quello che lega Pozzallo al mare, così come una conseguenza prettamente lavorativa quella che fa di Pozzallo la città in Italia con più marittimi, lavoratori del mare.

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