La Villa Tedeschi


Tutto ebbe inizio da una casetta, nel lontano1779, quando il feudo su cui l'attuale villa poggia divenne proprietà del Primo Marchese dello Scaro, Settimo Barone di Mortilla, Don Romualdo Mattia Lorefice Platamone, il quale vi costruì per l'appunto una casa commerciale.
Cinquant'anni dopo, alla morte di Don Romualdo, la casetta passò di diritto al nipote del Marchese, figlio della sorella, Giuseppe Polara Lorefice, il quale nel 1840 la donò al figlio Giorgio. Giorgio Polara sposa Domenica Tedeschi Impellizzeri. Ma il matrimonio non è dei più felici, dato che ben presto la Tedeschi abbandona il marito, affascinata da un patriota, per fuggire con lui. Sì, siamo nel pieno fervore dell'Unità d'Italia, anche se ancora mancano un pò di anni affinché si compia.
Tuttavia il Polara si risposa, con Agata Galazzo, una bellissima fanciulla figlia di un pescatore locale.Perché questi pettegolezzi dovrebbero interessarci? Perché nel 1852 i due ex coniugi firmano una dichiaratoria in cui ci descrivono perfettamente come era composta la Casina in questione. Praticamente un insieme di casuzze non completate, alcune per la masseria, senza mobili, con una stalla, uno spazio adibito alla paglia, uno al palmento. Modificata e arricchita proprio da Giorgio Polara Lorefice, rendendola quasi uguale a come è adesso.
La successiva modifica riguardò più che altro un abbellimento prettamente estetico, oltre il completamento della Chiesa interna dedicata a Santa Rosalia.

Modifica ad opera del legittimo erede, non di sangue ma acquisito. Ci riferiamo al senatore Michele Tedeschi Rizzone, il quale sposò la figlia di Giorgio Polara Lorefice, Concetta Polara Galazzo.
Nel 1897 i coniugi lasciano in eredità la villa, ex feudo dello Scaro, al figlio Corrado Tedeschi, che durante l'epoca fascista diviene podestà del paese di Pozzallo. Tedeschi vi abita fino al 1955 prima di trasferirsi in una casupola in centro per motivi di salute. Nel 1979 la villa viene venduta al comune di Pozzallo dagli eredi del Tedeschi. Prima di essere adibita a Biblioteca Comunale, nel 2009, la villa è stata lasciata al totale abbandono, risultando oggetto di vandalismi e deprivazioni oltre che di crolli strutturali.
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